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Il versante meridionale

LA FERROVIA E LE MOIE: IL VERSANTE MERIDIONALE (T,B)

Volterra - Cappuccini - tracciato della ferrovia - Saline di Volterra - Moie vecchie - Scornello - Volterra

Tempo occorrente: mezza giornata

Legenda:

A = auto, percorso carrozzabile

B = mountain bike, percorso ciclabile

T = trekking, percorso pedonale


Cartina versante meridionale

Si tratta di un itinerario assai aperto e panoramico che consente di ripercorrere il tracciato della vecchia ferrovia a cremagliera che dal 1912 al 1958 collegņ Saline con Volterra e di conoscere una zona da sempre importantissima per l'economia volterrana: quella dei depositi di salgemma.
 
Raggiunto il Convento dei Cappuccini (secc. XIV-XVI) si continua a scendere per la strada asfaltata (prima una curva a dx, poi una a sn) finché si trova una deviazione sterrata sulla sn: la si percorre e piegando subito a dx ci si trova sul tracciato della vecchia ferrovia. Da qui il percorso si snoda con blanda pendenza fino a Saline, costeggiato da vecchie case cantoniere e da piccoli edifici di servizio alla linea. Numerosi anche i ponti e i terrapieni ancora ben visibili sul percorso.
 
L'itinerario, passando gradualmente dalle argille plioceniche a quelle (presso Saline) del Miocene superiore conduce attraverso uno spazioso paesaggio collinare aperto verso le Colline Metallifere.
 
Giunti a Saline si piega a sn e, oltrepassati la Salina di Stato e un grosso impianto chimico per la produzione di cloroderivati, si entra nella zona delle cosiddette Moie Vecchie, un'area caratterizzata dal secolare e ininterrotto sfruttamento delle numerose polle d'acqua salsa ("moie") che qui scaturivano e dalle quali si estraeva il sale facendo evaporare la salamoia in apposite caldaie. Lo sfruttamento attuale avviene iniettando acqua nelle lenti di salgemma che si trovano nel sottosuolo, incluse nelle argille, e trattando industrialmente (evaporazione, centrifugazione ecc.) quindi la salamoia che se ne estrae. La prolungata emulsione di salgemma dal sottosuolo ha provocato modificazioni superficiali (grossi avvallamenti del suolo) ben osservabili nella zona.
 
Si risale quindi verso Scornello, antica villa della famiglia Inghirami di Volterra, e da qui si prosegue, attraversando vecchie colonie agricole del nosocomio volterrano, fino a ritrovare la SS.68 sotto S.Lazzero.


 
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