"La rivolta dell'anima" di Fabrizio Parrini a Milano per il Giorno della Memoria 2023

 

Il passaggio del testimone della Memoria alle giovani generazioni avviene anche attraverso un altro appuntamento organizzato dal Conservatorio di Milano e dedicato, quest'anno, alla memoria degliartisti del campo di Terezin. Il concerto è organizzato dal Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano nell'ambito di "Comune di Milano-Milano è Memoria". In scena verrà messo il testo di Fabrizio Parrini "La rivolta dell'anima" con le musiche arrangiate dal M° Sergio Scappini e verrà eseguito da Beniamino Borciani , voce recitante e dal quartetto di fisarmoniche composto da Paolo Camporesi, Katsiaryna Haidukova, Elena Chiaramello e Daniele Genovese. Il testo di Fabrizio Parrini era già stato utilizzato dal Conservatorio per un altro importante appuntamento inserito nell'ambito di "Milano è Memoria" il progetto "Terezin 17/10" e andato in scena in Sala Puccini presso il Conservatorio nel mese di Ottobre 2022. "La rivolta dell'anima" dello scrittore cecinese è stata messa in scena per la prima volta nell'ambito del progetto "Shorashim" all'interno del Festival VolterraTeatro 2001, è un concerto in versi dove viene narrata la vita del musicista Gideon Klein.La musica può esistere anche in assenza di umanità? Gideon Klein - pianista e compositore ceco, internato in un campo di concentramento e poi ucciso dai nazisti a 25 anni appena compiuti  -provò a dare una risposta a questa domanda. In assenza di tutto ciò che rende le persone umane, Gideon Klein riuscì a vincere l'orrore dei suoi tempi portando la musica all'interno del campo di concentramento di Theresienstadt, in cui era internato. Per anni, all'interno del campo, svolse un'importante attività di educatore eorganizzatore culturale: per questo il suo esempio di resilienza sarà il baluardo di questa serata. La sua voce - personificata dallo scritto di Fabrizio Parrini - ci porterà per mano attraverso le sue musiche, eseguite dal quartetto di fisarmoniche dirette da Sergio Scappini, con la collaborazione di Michele Bracciali. Il quartetto farà, quindi, ciò che ha fatto la valigia nella quale erano contenutetutte le sue composizioni, salvate da Irma Semtzk, sua fidanzata, sopravvissuta al campo di Theresienstadt: custodirà una memoria costruita senza la speranza, distribuendola con reverenziale cautela, come si fa con qualcosa di prezioso.