L'Alabastro, gli scacchi, il fascino di una collezione.

L'Alabastro, gli scacchi, il fascino di una collezione.

Mostra a cura di Irene Taddei e Duccio Pampaloni.Per la prima volta si potranno ammirare 50 scacchiere di grande valore artistico realizzate nel Novecento dai maestri alabastrai volterrani. Aperta fino al 9 gennaio 2011.
Arte, stile e un antico quanto prezioso artigianato legato ad una pietra trasparente e dal fascino sottile. E' questo l'alabastro di Volterra ( Pisa), tra le più belle e suggestive città d'arte della Toscana, dove la lavorazione di questo minerale risale all'epoca etrusca. Tra gli innumerevoli oggetti di abbellimento e arredo realizzati dai maestri alabastrai nel corso di secoli, una storia particolare è quella delle scacchiere, uniche al mondo nella loro bellezza e qualità artistica. Per riscoprire questa tradizione è stata inaugurata sabato 25 settembre nelle sale medievali del Palazzo dei Priori, la mostra "L'alabastro gli scacchi, fascino di una collezione", curata da Irene Taddei e Duccio Pampaloni, che rimarrà aperta fino al 9 gennaio 2011. Un evento organizzato dal Comune di Volterra con il contributo determinante della Cassa di Risparmio di Volterra Spa, della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e la collaborazione di Lloyd Adriatico. Sono esposte per la prima volta 50 scacchiere in alabastro, quasi tutti pezzi unici, appartenenti alla Collezione Leonardo Giglioli di Anna Rosa Bessi Giglioli, nipote di quel Giuseppe Bessi (1860 - 1923), che fu maestro artigiano alabastraio molto noto all'epoca ma anche direttore della scuola d'arte di Volterra. Si tratta di una raccolta di straordinario valore con scacchiere realizzate tra i primi del Novecento e l'inizio degli anni Sessanta dai più famosi artigiani di Volterra, ma anche da importanti artisti come Giovanni Cassioli, Giulio Orzalesi e Raffaello Consortini che si sono cimentati nella progettazione e realizzazione in alabastro del gioco di strategia più famoso del mondo. Nel percorso espositivo ci sono poi tre scacchiere realizzate appositamente per questo evento. Una dedicata al 150° Anniversario dell'Unità d'Italia con pezzi che raffigurano Garibaldi, il re Vittorio Emanuale II, Mazzini e Cavour, alla Turandot di Giacomo Puccini e l'Aida di Giuseppe Verdi. Queste ultime per sottolineare la passione verso la lirica da parte del collezionista Salvatore Giglioli.  Oltre agli scacchi sono esposti poi gli stupendi tavoli da gioco in onice con scacchiera della stessa collezione, e alcune preziose sculture da varie collezioni private. Una sezione è dedicata ai disegni di scacchiere progettate dagli studenti dell'Istituto Statale d'Arte di Volterra.
L'obiettivo della mostra è quello di valorizzare la lavorazione artistica dell'alabastro a Volterra che rimane, ancora oggi, uno degli esempi più significativi e importanti nel panorama nazionale per quanto riguarda questo minerale bello e duttile contraddistinto da una quasi perfetta trasparenza. Il suo uso per la realizzazione di scacchiere nacque tra il 1930 e il 1940 grazie all'intuizione dello scultore e progettista Umberto Borgna, primo "designer" dell'alabastro, che realizzò una serie di scacchi e scacchiere che ebbero molto successo tra gli appassionati e che spinsero molti artigiani volterrani a cimentarsi con questa lavorazione. Per realizzare i pezzi venivano utilizzate varie tipologie di alabastro come lo "scaglione" estratto nelle vicine miniere di Castellina Marittima dal classico colore bianco trasparente con venature grigie, ma anche il "cinerino", il "bardiglio" e "l'agata". La lavorazione di questo minerale, anche se si basava sul tornio, permetteva allo scultore di interpretare a modo suo i pezzi con finiture e la coloritura a mano. In questo modo venivano realizzati modelli estetici molto accurati, soprattutto di re e regina, di alfieri e cavalli, rendendo uniche le scacchiere. Inizialmente la scelta dei modelli da realizzare per ottenere giochi esteticamente validi era ispirata a personaggi antichi: i romani, i cavalieri medievali, gli armigeri. In seguito i modelli dei pezzi si sono ispirati a particolari forme che esaltavano il gioco come per esempio la tipologia detta "Coronato", dove la regina fa mostra di una importante collana e sono particolarmente decorate le sommità di ciascun pezzo. Poi altre tipologie erano il "Saturno", il "Messicano" e il "Peruviano", il "missile".  Particolarmente interessante, e oggi irripetibile, era poi la tecnica della "induritura" dei singoli pezzi che venivano cotti in forno per dare loro maggiore robustezza e prepararli meglio al colore.
La costruzione degli scacchi in alabastro è oggi ancora viva a Volterra, anche se viene eseguita da alcuni laboratori quasi completamente a macchina e la mano dell'uomo è in gran parte scomparsa. "Gli scacchi sono uno dei prodotti considerati più seriali della lavorazione dell'alabastro - ha aggiunto il sindaco di Volterra Marco Buselli -  che però dimostra come invece anche in questo settore,  la maestria, il talento e l'inventiva degli artigiani volterrani possono rendere uniche e sempre originali questi prodotti".  "Questa mostra rappresenta una nuova fase per la riscoperta dell'alabastro e della sua lavorazione - spiega Alessandro Furiesi direttore del Sistema Museale di Volterra - perché ci permette di far luce su una produzione particolare come quella degli scacchi, che si è svolta in un periodo storico recente ma fino ad oggi poco conosciuto e studiato. Ci sono poi alcune scacchiere realizzate tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso - sottolinea -  che erano talmente innovative nella progettazione e il design che ancora oggi mantengono una loro straordinaria modernità".

 

Video Inaugurazione Mostra

Video Inaugurazione Mostra

 

L'alabastro gli scacchi, fascino di una collezione
Palazzo dei Priori, Piazza dei Priori Volterra (PI),
25 settembre 2010 -  9 gennaio 2011.

Cura della mostra e del catalogo: Irene Taddei e Duccio Pampaloni

Orari:  10.00/16.00 tutti i giorni fino al 31 ottobre. Dal 1° novembre al 19 dicembre  aperta venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 16.00. Dal 20 dicembre al 9 gennaio 2011 tutti giorni dalle 10.00 alle 16.00.  Costo del biglietto di ingresso 5 euro.

Catalogo Bandecchi e Vivaldi Pontedera (PI)

Ufficio stampa: Agenzia ILogo, Prato,
Fabrizio Lucarini, cell. 3407612178
E.mail: press@ilogo.it

E' possibile anche scaricare foto, credito "foto di Irene Taddei" ( da citare ) delle opere in mostra in alta e bassa risoluzione e la cartella stampa nel nostro sito ftp all'indirizzo  http://press.ilogo.it 

 
Unità d'Italia - Photo di Irene TaddeiPhoto di Irene Taddei

 

 
Photo di Irene TaddeiPhoto di Irene Taddei
 


 
Photo di Irene TaddeiPhoto di Irene Taddei